Nocciole, la Ferrero rilancia nelle Marche. E a Nepi “Comune in prima linea”
Da una parte i sindaci della Tuscia sul piede di guerra contro la monocoltura delle nocciole. Dall’altra la Ferrero, una delle più grandi multinazionali al mondo, che è pronta a rilanciare per nuovi noccioleti nelle Marche. La questione rimane apertissima e molto attuale. Ivan Seri, agronomo dell’azienda piemontese, si nasconde dietro ad un “no comment” sulla questione nel viterbese.
L’obiettivo è invece aggiungere sul territorio nazionale 20mila ettari di noccioleti, in aggiunta ai 70mila già presenti. Pronti dei contratti sino al 2037 per alcune aziende situate a nord della regione marchigiana, disponibili a firmare e a coltivare nocciole per la Ferrero.
LA SITUAZIONE A NEPI – Anche a Nepi, negli ultimi anni, sono tanti i nuovi noccioleti sorti nelle campagne. Ma il sindaco Pietro Soldatelli, tramite il proprio profilo Facebook, fa chiarezza: “Bene che se ne parli, ma per quanto attiene alla nostra Amministrazione, pur non partecipando allo smodato presenzialismo di questi ultimi giorni, mi preme ricordare che da tempo sosteniamo le politiche del Biodistretto, di cui, tra l’altro, siamo soci fondatori”. Situazione sotto controllo dunque. Poi continua: “Nel 2016 abbiamo adottato un regolamento per l’impiego dei fitofarmaci e da ultimo con l’adesione al progetto della comunità montana per investimenti tesi alla tutela dell’ambiente e alla biodiversità. Il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dei nostri paesaggi è una priorità, ma l’argomento non può essere cavalcato in maniera sporadica, solamente in prossimità delle competizioni elettorali. L’obiettivo deve essere perseguito con costanza e con atti concreti, come il Comune di Nepi, insieme ai suoi partner, sta da tempo effettivamente operando”.
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