Nepi, il successo del passato week end: quanti eventi per celebrare il “gioiello” della Tuscia
Da Stradella a Medea, passando per il Grand Tour
Tanti sono stati gli eventi che Nepi ha accolto nel weekend appena trascorso
Un misto tra tradizione e innovazione, tra sacro e profano, il programma eventi è iniziato venerdì e si è concluso lunedì.
NEPI – Il primo giorno è stato caratterizzato dalla musica. Nella Chiesa di San Giovanni decollato l’A.Gi.Mus, insieme alla Confraternita di S. Giovanni, ad Opera3 e Flatus ha proposto “La quadreria di Arcangelo Corelli: dal suono all’immagine, dall’immagine al suono”. Nella prima parte una interessante conferenza della storica dell’arte Paola Berardi, che ha messo sotto la lente soprattutto la diffusione dei modelli sul territorio nel diciottesimo secolo. Successivo il concerto del Prof. Enrico Casularo, del Prof. Luca Peverini e della Prof.ssa Angela Naccari, che hanno riempito la nostra chiesa di San Giovanni con sonorità così fini ed eleganti, provenienti dai grandi musicisti del passato, tra cui Corelli, Geminiani, Cervetto e Locatelli. Al finire del concerto, una degustazione di prodotti tipici e una visita guidata da Opera3 che aveva come tema il ‘700 a Nepi.
In contemporanea nella poco distante Chiesa di San Pietro, gioiello nepesino incastonato tra i palazzi del Corso Matteotti, è andato in scena il doppio appuntamento di chiusura dell’Internazionale Festival del Barocco – Alessandro Stradella. Festival dedicato ad uno dei personaggi più illustri passati per Nepi. Diretto magistralmente da Andrea De Carlo, insieme allo Stradella Y-Project, è il Concerto delle viole Barberini a portare un mix di musiche barocche ma con sfumature fresche, dall’animo allegro e folk. Un Festival che si fa apprezzare ogni anno di più da chi ascolta e dai territori che lo ospitano.
Si passa poi ai giorni successivi, dove evento cardine sono stati sicuramente i tre giorni di DivinArte con le sue mostre, le sue degustazioni , le sue esibizioni e quest’anno in più un’opera teatrale di quattro sprizzanti giovanissimi attori. “Medea” un grande classico, riadattato però in chiave moderna, che tocca uno dei temi caldi della società.
Tanto si è detto di questo evento e tanta è stata la soddisfazione per gli organizzatori sia per l’affluenza sia per l’ottima riuscita di questa nuova edizione. Quest’anno ben due le opere che rimarranno a Nepi, una stabile dentro i giardini della Rocca dei Borgia del maestro Stefano Cianti e una che invece verrà ricollocata all’interno del palazzo comunale dell’artista orafa Flaminia Sagnotti. Questa edizione sicuramente gli organizzatori e i nepesini vogliono dedicarla a Adriano Fida, un grande artista ospitato la scorsa edizione da DivinArte, scomparso prematuramente proprio durante i giorni della manifestazione.
Altri appuntamenti, la Tradizionale festività della Madonna della Vittoria che vede il centro storico riempirsi di tricolori e consuete bombe di mezzogiorno e la processione nel pomeriggio e domenica alle 18 la presentazione dell’ultimo libro di AntiquaViva, “Nepi, il Grand Tour e dintorni dal 1500 al 1900” di Pietro Palazzini. Un testo figlio di mesi di ricerche, che vuole raccogliere tutti i pittori, poeti e nobili che fecero tappa a Nepi in quel periodo e che la resero soggetto delle loro opere.
Un territorio che ha fatto a modo suo da culla per numerosi artisti che lo scelsero come musa.
Questo weekend ci riposiamo da eventi, ma siamo già pronti per la prossima settimana, dove partecipando alla Giornata Nazionale della Catacombe promossa dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, avremo le nostre aperte per l’intera giornata, con laboratori per i più piccoli e visite guidate per i più grandi in collaborazione con il Museo Civico di Nepi.